Riflessioni sugli aspetti più importanti del settore giovanile calcistico.
04 novembre 2006
NELL'EDUCARE BISOGNA GUARDARSI SIA DALL'IMPAZIENZA SIA DALL'INERZIA
Un contadino rientrando la sera a casa, dice ai suoi figli: "oggi ho lavorato molto, ho dovuto dissotterrare i semi germogliati dal mio campo". Dissotterrare i germogli di un campo, uno dopo l'altro, è evidebntemente una faticaccia; e quando i bambini si recano al campo, ovviamente vedono che tutto è ormai seccato. Ecco l'esempio di ciò che non bisogna mai fare, ci dice Mencio. Volete che qualcosa cresca, e vi mettete a dissotterrarei semi germogliati. Volete ottenere più direttamente l'effetto, in funzione dell'obiettivo che vi siete fissati, e, facendo ciò, andate incontro al fallimento, perchè lo avete forzato. Volendo affrettare la crescita, agire direttamente su di essa, mi muovo in senso contrario al processo avviato e così ho fermato, annientato, la possibilità che l'effetto si realizzasse "sponte sua". Ci sono dunque due scogli, ci dice Mencio. Primo: non lascio maturare l'effetto. Secondo: dall'altra parte quello di restare ai bordi del campo, limitandosi a osservare la crescita. Bisogna quindi, per far crescere in modo sano e rigoglioso la nostra "piantina", guardarsi sia dall'impaziaenza sia dall'inerzia.
Da questa storiella possiamo trarre queste deduzioni:
Dobbiamo assecondare il processo di crescita, cercando di evidenziare le propensioni dell'opera che stiamo realizzando e portarla a compimento. Dobbiamo fare quello che il maestro Lao Tzu riassumeva magistralmente in poche parole: "AIUTARE CIO' CHE PROCEDE DA SOLO".
02 novembre 2006
A GIOVANNI
Il centravanti è un giovane sorridente
vive di slanci, di speranza e di momenti di gloria
Il vigliacco vive nel buio della paura e
ha la morte negli occhi
Il centravanti ha il coraggio di dire che la luce è la sua strada
e lui la percorre sulla sua auto rossa
Il vigliacco ha il cuore malato
e non gli basta il tempo di morire
lui vive con la sua paura
e con l'angoscia dell'arma mortale
Il centravanti si chiama Giovanni
lui vuol vivere il suo futuro su tappeti verdi
cantando inni alla gioia
Il vigliacco non ha nome
non ha futuro
e si rifugia in buchi come i topi e le bisce
Giovanni canta la vita con tutto se stesso
Il vigliacco suona solo rintocchi di morte
Giovanni e il vigliacco si sono incontrati in quel viale
Giovanni ha sorriso
Il vigliacco nascondendo il suo viso ha suonato la sua lugubre sinfonia
Giovanni è con noi
è dentro di noi
e ci da la forza di dire a te
VIGLIACCO
riaffiora dalla putrida melma
scopri il tuo capo
e sopporta almeno una volta il peso della nostra
GIUSTIZIA
I QUATTRO PILASTRI
- LO SCOPO
- I VALORI
- GLI OBIETTIVI
- LE COMPETENZE E LE ABILITA' DEI PROPRI COMPONENTI
La forza collettiva del gruppo è superiore alla prestazione del singolo. In altre parole: quando lo sforzo è coordinato e collaborativo, i risultati sono sempre di gran lunga superiore alla somma delle performance individuali.
Lo scopo comune per catalizzare i membri del gruppo;LE COMPETENZE E LE ABILITà TECNICHE IN MODO CHE CIACSUNO POSSA DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO AL PERSEGUIMENTO DELLO SCOPO; armonia sinergica(definita anche come capacità di team) perchè tutti devono operare in modo da far rendere al massimo il proprio compagno; l'allenatore infine dovrebbe sempre riconoscere e rinforzare le cose positive che i singoli e il gruppo fanno.
RUBRICA: ALLENATORI NEL PALLONE 3
- Tira una legnata
- Tira una bomba
- Tira una cannonata
- Tira una scannazza
- Tira una mina
- Tira una sborda
- Tira una lecca
- Tira una fucilata
- Tira una bordata
- Tira una sifula
- Tira una stangata
- Tira un missile
- Tira una sassata
- ............................
32. "Stai lungo che arriva la palla lunga" consiglia l'allenatore al proprio pulcino. Allenatore che ama le "lungaggini"
33. "qui ragazzi non possiamo giocare alle comiche" urlava l'allenatore dopo aver subito una rete, alla propria squadra di pulcini . Allenatore capo comico
34. "vai nello spazio Willy" urlava ad un suo pulcino l'allenatore. "Con cosa?" ci chiediamo tutti...
35. "vai nel vuoto" suggeriva l'allenatore ad un proprio pulcino. Allenatore esperto di astronomia
36. "vai nel buco" suggeriva l'allenatore ad un suo pulcino. Allenatore speleologo
37. "Daniele due dormite due gol, sei un sonnifero" urlava l'allenatore ad un suo pulcino dopo aver subito un gol. Allenatore esperto della terapia del sonno
38. "Rino è gol, è gol, è gol...eh...è gol un cavolo fritto" urlava un allenatore, di pulcini, mentre seguiva un'occasione da rete propiziata da un'azione individuale da Rino e naturalmente fallita. Allenatore futuro telecronista
39. "Alberto fai la punta e non la mezzapunta" faceva rimarcare l'allenatore al proprio pulcino che giocava una partita sette contro sette. Mezzo allenatore...
40. "...è tuo, è tuo, è tuo...porca mucca era tuo..." urlava l'allenatore ad un suo pulcino dopo che questo si era fatto superare e l'avverasario aveva realizzato la rete. Allenatore veterinario linguista
41. "Siamo scoperti, andiamo a spasso, dobbiamo allargare le fasce..." frase ripetuta più volte in brevissimo tempo da l'allenatore alla propria squadra di pulcini. Sicuramente indicazione NON PERVENUTA
42. "Vai, Vai Mapi...ma se ti dico VAI...VAI" urlava con tono di voce sempre più alto l'allenatore ad un proprio pulcino. Allenatore ma VAI...e se ti dico vai VAI
43. "Luca punisci, punisci, punisci..." urlava l'allenatore ad un proprio pulcino prima di un calcio di punizione. L'allenatore discendente di Torchemada...
44. "Sei un CUCU' Anto, sei un CUCU' senza uccellino" urlava l'allenatore ad un suo pulcino dopo aver subito una rete. Allenatore GEPPETTO
45. "Stefano sei come i treni delle FF SS, sei sempre in ritardo" urlava l'allenatore ad un proprio pulcino dopo che questo si era fatto superare in dribbling. Allenatore CAPOSTAZIONE