Riflessioni sugli aspetti più importanti del settore giovanile calcistico.
07 novembre 2006
LA TATTICA 3
Il calcio che conosciamo nasce nei college inglesi a metà dell'ottocento e le regole variano da istituto ad istituto ed è privo di qualsiasi organizzazione collettiva. E' il calcio KICK AND RUN, calcia e corri, frutto spontaneo della libera iniziativa di ogni singolo giocatore. I giocatori sono undici perchè ogni camerata comprende dieci allievi e un precettore. Lo scopo del gioco è quello di mandare il pallone nella porta avversaria e lo si raggiunge attraverso una corsa solitaria col pallone, cercando di evitare tutti gli avversari che si pongono come ostacolo. Questa fase verrà definita DRIBBLING GAME. Il passo successivo è il PASSING GAME cioè si inizia a collaborare con i propri compagni di squadra, scambiandosi la palla per meglio finalizzare l'azione che diventa corale. Con il passing game fa il suo ingresso nel calcio la tattica. La prima disposizione in campo conosciuta prevede: il portiere, due dufensori schierati in verticale davanti a lui e gli altri otto giocatori disposti sulla stessa riga propriettati verso l'attacco. Quindi un 1-1-8. La prima correzione viene realizzata dagli scozzesi che rinforzano la difesa: due coppie di difensori e sei attaccanti, ossia un 2-2-6.Il primo incontro tra INGHILTERRA e SCOZIA (30/11/1872) finisce 0-0! Da uno dei più celebri college inglesi, CAMBRIGE, nasce la classica PIRAMIDE che è il primo schema tattico degno di questo nome. Al vertice c'è il portiere, davanti a lui due difensori, poi una linea di tre giocatori e cinque attaccanti disposti sull'intera larghezza del terreno di gioco. Il gioco del calcio, grazie ai marinai di SUA MAESTA' BRITANNICA si espande in tutta EUROPA; arriva in ITALIA e prende subito "piede". (continua)
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