Stefano Borgonovo è nato a Giussano il 17 marzo 1964. E' sposato con Chantal ed ha 4 figli: Andrea (nato nel 1988), Alessandra (1990), Benedetta (1997) e Gaia (2003).
Stefano è nato con il pallone al piede. Aveva soltanto 10 anni quando fu segnalato al Como da un osservatore. Due anni dopo entrava a far parte del settore giovanile del Calcio Como, uno dei migliori d'Italia, guidato da Mino Favini.
Inizia così la sua trafila nelle squadre giovanili, partendo dagli Esordienti fino alla Primavera, segnando gol a valanga. Poi l'esordio tra i professionisti: è l'inizio di una grande carriera che lo vede protagonista nel Como (dopo una positiva esperienza in B con la Sambenedettese), nella Fiorentina con Roberto Baggio, nel Milan, con il quale vince una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea e successivamente nell'Udinese, Pescara e Brescia.
Conclusa l'attività di calciatore, Stefano si dedica ai baby calciatori, creando una scuola calcio, la Extra Sport (con l'amico Marco Barollo, ex calciatore) che oggi gestisce il settore giovanile del Vis Nova Giussano. Borgonovo allena anche le giovanili del Como, tra le sue scoperte il difensore Santacroce, oggi giocatore del Napoli e dell'Italia Under 21.
Pur colpito dalla Sla, Stefano continua a seguire la sua scuola scuola calcio, seguendo quando gli è possibile le sue squadre a bordo campo, in carrozzina.
La sla
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), conosciuta anche come "Morbo di Lou Gehrig","malattia di Charcot" o "malattia dei motoneuroni", è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.
Esistono due gruppi di motoneuroni; il primo (primo motoneurone o motoneurone centrale o corticale) si trova nella corteccia cerebrale e trasporta il segnale nervoso attraverso prolungamenti che dal cervello arrivano al midollo spinale. Il secondo (2° motoneurone o motoneurone periferico o spinale) è invece formato da cellule nervose che trasportano il segnale dal midollo spinale ai muscoli.
La SLA è caratterizzata dal fatto che sia il primo che il secondo motoneurone vanno incontro a degenerazione e muoiono. La morte di queste cellule avviene gradualmente nel corso di mesi o anche anni. In tale arco di tempo i motoneuroni rimasti, almeno in parte, sostituiscono nelle proprie funzioni quelle distrutte.I primi segni della malattia compaiono quando la perdita progressiva dei motoneuroni supera la capacità di compenso dei motoneuroni superstiti fino ad arrivare ad una progressiva paralisi, ma con risparmio delle funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali (vescicali ed intestinali).Generalmente si ammalano di SLA individui adulti di età superiore ai 20 anni, di entrambi i sessi, con maggiore frequenza dopo i 50 anni.In Italia si manifestano in media tre nuovi casi di SLA al giorno e si contano circa sei ammalati ogni 100.000 abitanti.
FONTE: http://www.aisla.it/
(AISLA: Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), conosciuta anche come "Morbo di Lou Gehrig","malattia di Charcot" o "malattia dei motoneuroni", è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.
Esistono due gruppi di motoneuroni; il primo (primo motoneurone o motoneurone centrale o corticale) si trova nella corteccia cerebrale e trasporta il segnale nervoso attraverso prolungamenti che dal cervello arrivano al midollo spinale. Il secondo (2° motoneurone o motoneurone periferico o spinale) è invece formato da cellule nervose che trasportano il segnale dal midollo spinale ai muscoli.
La SLA è caratterizzata dal fatto che sia il primo che il secondo motoneurone vanno incontro a degenerazione e muoiono. La morte di queste cellule avviene gradualmente nel corso di mesi o anche anni. In tale arco di tempo i motoneuroni rimasti, almeno in parte, sostituiscono nelle proprie funzioni quelle distrutte.I primi segni della malattia compaiono quando la perdita progressiva dei motoneuroni supera la capacità di compenso dei motoneuroni superstiti fino ad arrivare ad una progressiva paralisi, ma con risparmio delle funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali (vescicali ed intestinali).Generalmente si ammalano di SLA individui adulti di età superiore ai 20 anni, di entrambi i sessi, con maggiore frequenza dopo i 50 anni.In Italia si manifestano in media tre nuovi casi di SLA al giorno e si contano circa sei ammalati ogni 100.000 abitanti.
FONTE: http://www.aisla.it/
(AISLA: Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)
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