16 dicembre 2006

STORIE DA BAR SPORT 3

E' successo qualcosa al Pierino's Bar che non mi quadra. I soliti noti: IL Giovanni, il Sergio e il Pasquale non parlano sono entrati, come direbbe lo stesso Pasquale in "silenzio stramba". E' strano, molto strano. Per risolvere l'enigma non mi resta che chiedere al Pierino, gestore di tutte le dinamiche dei frequentatori del bar. Chiedo: "Pierino, ma cosa è successo qui non parla più nessuno!?" Il Pierino prima mi guarda male, poi riempie i polmeni con una inspirazione profonda e in modo stranamente cortese mi risponde:"professur l'è sucess un disaster". "Cioè?" replico io. Il bar è semivuoto ma il Pierino si guarda in giro lo stesso e come se dovesse confessarmi un segreto militare mi dice:"professur, quei della schedina han fa 14!". "Cosa?chi?" chiedo ad alta voce. "SSSS" risponde il Pierino, mettendosi l'indice della mano destra sulle labbra per dirmi di abbassare la voce. Ma il Pierino insiste: "un disaster la Lucia la fa un disaster!!". Ora capisco sempre meno, cioè capisco chi ha fatto 14 alla schedina: la Lucia, il GIovanni, il SErgio e il Pasquale (quelli della schedina insomma, i silenziosi). Ma non capisco il nesso tra il disastro della Lucia e il 14 alla schedina!Riferisco al Pierino la mia inconprensione, LUI si guarda in giro e giocando alla spia, inspira ancora profondamente e poi riattacca:" la Lucia l'ha perdù la schedina, la troa pù!!". Ora mi è tutto chiaro! "COSA?" urlo senza accorgemene. "SSSS" replica il Pierino. A questo punto mi pongo e pongo una domanda al mio interlocutore: "scusa Pierino, ma quanto hanno, o meglio quanto avrebbero vinto?". Dopo un momento di silenzio assoluto il Pierino spara la cifra:"cinquantasettemila e rotti". "EURO?" chiedo. "No sciurlitt, uè professur le dre a durmì?" mi risponde ironicamente il Pierino. "E la LUCIA ha perso la schedina? ma Pierino questo è un vero disastro!!". "E mi se son dre a di da des minut profesur" (e io cosa stò dicendo da dieci minuti).
Il mio pensiero è tutto per la Lucia. Una donna sulla cinquantina, sposata e mamma di due figli maschi. Lucia è una donna dinamica, piena di interessi tra i quali vi è il ballo. Il Pasquale insiste nel dire che è una campionessa di "galli-galli" e di "mazzucca" facendola arrabbiare moltissimo perchè lei gli ha gia spiegato un centinaio di volte che non si dice galli-galli ma "alli-galli", non si dice mazzucca ma "mazzurca". Tempo perso naturalmente il Pasquale continuerà imperterrito nel suo storpiare quei vocaboli. Il sopranome che il Pierino ha dato alla Lucia è:
"L'ITALO-CALABRESE" questo perchè parla una lingua che è per metà calabrese e per metà italiano. SEGNI PARTICOLARI della Lucia: è fortunatissima a qualsiasi tipo di gioco d'azzardo! La sua specialità è azzeccare i pronostici del totocalcio. Ne sbaglia raramente qualcuno! Parlo per esperienza personale. Qualche volta ho chiesto la sua consulenza per alcuni risultati, li ha sempre azzeccati! Purtroppo questi ultimi dovevano essere miscelati ai miei eee... morale della favola non vinco mai una scommessa! Il suo commento è sempre questo:"professorino tenete fortuna in amore!" Ma!?
Ma torniamo al disastro! "Ma come ha fatto a perderla la schedina la Lucia?" chiedo al Pierino. Il Pierino espone la nuda cronaca:"La Lucia L'aveva metuda in una tola (barattolo) in garage e il Pino, el so marì, nel netà il box la butà via la tola e insema la schedina". Rimango di sasso! Mi frulla nella testa una domanda, che come mi viene la faccio al Pierino:" ma quei tre cosa dicono?". Il Pierino risponde immediatamente:" Gandà tri dì (le hanno dato tre giorni)e po a voren i danè!!". "E poi cosa fanno se la Lucia non gli i soldi?" replico io. " Ma al so no profesur, ma chi tri li en minga giust e...ma?!" Il Pierino è veramente preoccupato!! Mentre ripeto anch'io nella mia mente che la situazione è proccupante vedo dalla vetrata del bar la Lucia che sta entrando e urla a squarciagola:" A trovavi!A trovavi! Hocu mio (fuoco mio), a trovavi!". Il Pierino, senza muoversi dallo sgabello dove sta seduto tutto il giorno, invita a sedere la Lucia e a raccontare quello che è successo e a spiegarsi nel miglior modo possibile :" Calmes Lucia Calmes e cunta sù". La Lucia non capisce niente di quello che ha detto il Pierino ma è come un fiume in piena E NON LA FERMA PIU' NESSUNO! Inizia a raccontare:"L'altro iorno chidu cornutazzo del Pino, e se vi dicu eu che chiudu è nu grandissimu curnutazzu ci potete credere, pighiau tutti i barattuli e i iettau via! Dentro ad uno di quelli avia missu a schedina. Nu disastru! NU disastru! Arribedavi (ho messo sotto sopra) tutta a casa per trovare u barattulo e inta a discarica. Ma u barattulo onne sciu e fora (non usci fuori), quindi passavi e cà (passai di qua) per dirlo a chillatri scurnacchiati (Il Giovanni, il Sergio e il Pasquale) che manno dato l'autan(L'out out). Ero disperata e quando tornavi alla casa e vitti (vidi) a Pino, me lo vulia magiare. Stu minchiuni mi dice:"Amò, perchè stai così nervosa?". Se avia inti i mani na pistola, ci iettau nu culpo (se avessi avuto una pistola tra le mani, gli avrei sparato), ma dissi:" dintu nu barattolo che iettasti, ci avia missu a schedina che vinciu 57.000 euro!". Su cunnu (questo fesso), mi disse: "I barattuli i iettavi alla discarica, ma a schedina a trovavi e l'ho conservata, a vi duv'è?(vedi dov'è?). E me l'ha data!! A trovavi!A TROVAVI!
AHH!! che sospiro di sollievo, al bar siamo tutti contenti, il Pierino è arrivato addirittura ad offrire un "giro" di prosecco (evento eccezionale). Io sono più che contento, sono strafelice mi piacciono le storie a lieto fino! Ma mi è rimasta una domanda che mi FRULLA nella mente: "Ma che avrebbero fatto i tre -scurnacchiati- se la Lucia non avesse ritrovata la schedina??" MA!?
" A TROVAVI A TROVAVI !!!"Continuava la LUCIA!!

10 dicembre 2006

UNA BARZELLETTA PER TUTTI "NOI"ALLENATORI


LA BARZELLETTA è presa dalla settimana enigmistica

RUBRICA: ALLENATORI NEL PALLONE SOLO PER L'ARBITRO

  1. "Albitro, Albitro, Albitro..." allenatore che cerca di attirare l'attenzione dell'ARBITRO
  2. "AMMONILO arbitro, AMMONILO..." allenatore che invoca un'ammonizione per un avversario scorretto.
  3. "Arbitro ogni tanto fischia anche per noi..." allenatore musicista
  4. "ESPELLILO arbitro..." allenatore parente stretto di AMMONILO
  5. "Arbitro hai preso un ABBAGLIAMENTO..." allenatore esperto del codice della strada
  6. "Arbitro o sei un incapace o sei un disonesto..." allenatore che non lascia vie di scampo
  7. "Arbitro sei una CIOFECA..." allenatore...espulso...giustamente
  8. "Se non mi tenete l'ammazzo...(riferito all'arbitro)" allenatore esagerato e...espulso
  9. "Arbitro che ci hai la fischite?" l'allenatore si riferiva alla famosa infiammazione al labbro dovuta al continuo uso del fischietto...
  10. "Arbitro sei una pantegana..." allenatore offensivo ed...espulso giustamente
  11. "Arbitro devi correre di più..." l'allenatore dalla panchina sta guidando i suoi giocatori o si preoccupa della prepararzione atletica dell'arbitro?
  12. "Arbitro devi entrare maggiormente in partita..." l'allenatore ne è uscito immediatamente...espulso
  13. "Uè ciccio ogni tanto fischia anche a nostro favore..." l'arbitro interrompe la partita va verso l'allenatore e... gli dice:"lei a me ciccio non mi chiama" gira le spalle e di corsa torna a dirigere la partita
  14. "è finita arbitro è finita è finitaaaa..." per lui è finita veramente...allenatore espulso
  15. "Arbitro non c'è bisogno di aiutarli sono già forti di loro..." allenatore in estrema difficoltà e che ce l'ha con il mondo

VERIFICA DEL LAVORO SVOLTO PER MEZZO DEL RITORNO AD UNA SITUAZIONE TECNICA

Naturalmente l'assimilazione del modello posturale produce un miglioramento che si può osservare ritornando periodicamente alla situazione di gioco.
  • STOPPARE IL PALLONE CON IL PIEDE : QUESTA SITUAZIONE è PARTICOLARMENTE INDICATA PER VALUTARE L'EFFICACIA DELL'AGGIUSTAMENTO POSTURALE CON RAPPRESENTAZIONE MENTALE.
  1. Passaggio a due: i giocatori sono riuniti in gruppi di tre in modo tale che uno di loro possa assumere il ruolo di osservatore. Il lanciatore è fisso. Lancia la palla prima con una traiettoria curva in direzione del suo compagno, in modo tale che questi lo possa stoppare con un piede. Realizzato lo stop, rimanda poi la palla esattamente al suo compagno che la riprende con le mani. E' sempre lo stesso giocatore che lancia la palla con le mani, durante tutto il tempo dell'esercizio. In un primo momento allenare il giocatore su un lato e in seguito sull'altro;
  2. Lanciare sollecitando il disequilibrio di chi riceve: lanciare la palla sempre più spostatta rispetto all'asse di chi riceve in modo tale che questi sia obbligato a spostarsi sempre di più per controllarla (lavoro di equilibrio unipodale). Fino a questo punto non è stata data alcuna consegna posturale. L'attenzione del giocatore è portata sul controllo del pallone e sulla sua traiettoria.
  3. Controllo delle tensioni muscolari della gamba che riceve: Questa necessità esige la stabilità completa del bacino in cui si inseriscono questi muscoli. Attivare l'attenzione del giocatore sulla necessità di accompagnare la traiettoria discendente della palla. Particolare importanza del rilasciamento del piede che deve essere completamente "sciolto".