30 giugno 2008

"EL NINO"

IO QUELLO LO CONOSCO…”
L’allenatore di settore giovanile trova le motivazioni per vivere la sua “missione” in piccole e fugaci soddisfazioni. Queste vanno dalla semplice vittoria di una partita, al saluto deferente dei suoi ragazzi accompagnato dal sostantivo “MISTER”. Vedersi al centro dell’attenzione dei suoi giovani è quello che più lo soddisfa e lo realizza. Ci sono nella carriera di ogni “MISTER” però dei momenti particolari. Infatti a turno ad uno di loro è concesso, come premio una tantum, di usare o meglio di fregiarsi della frase fatidica:
“IO QUELLO LO CONOSCO…”
È una frase che l’allenatore di settore giovanile rivolge quasi a se stesso per individuare un giocatore che è diventato famoso e che Lui ha conosciuto o come proprio allievo o come rispettabile e temibile avversario.
Ieri sera, e lo dico con orgoglio, è toccato a me! La frase l’ho pronunciata Io e l’ho detta dopo che Fernando Torres (si proprio lui il NINO) ha fatto gol nella finale del campionato europeo per nazioni contro la Germania facendo diventare la Spagna CAMPIONE D’EUROPA.
Sento già i vostri “SI SI …” che esprimono diffidenza ed incredulità. Mio figlio di sedici anni, l’ho vista con lui la partita, si è spinto sino alla presa in giro: “BOMBA PAPA’, questa volta l’hai sparata grossa!” Si, Si continuate con i vostri: “SI-SI” questa volta di assenso per la battuta di mio figlio, ma “IO QUELLO LO CONOSCO” e ve lo dimostro:
Allora allenavo sull’altra sponda del naviglio cioè ero al Milan (per la cronaca ora alleno all’F.C.INTERNAZIONALE) e mi trovavo in Spagna, precisamente nella cittadina di Brunete, che dista una trentina di chilometri da Madrid, per partecipare al Torneo internazionale di futbol a 7 per Alevin (under 12). Al torneo partecipavano società prestigiose come: il REAL MADRID, il BARCELLONA, la STELLA ROSSA DI BELGRADO, il MANCHESTER, l’ATLETICO DI MADRID, l’ATLETICO DI BILBAO e il SIVIGLIA. Il torneo era diviso in due gironi e le vincenti dei gironi facevano le finali per il primo e il secondo posto, mentre le seconde dei gironi facevano la finale per il terzo e il quarto posto. Ma torniamo ai fatti! Alla prima partita ci tocca l’Atletico di Madrid e questa ci viene presentata come una delle squadre più forti del torneo. Non basta, dieci minuti prima di iniziare la partita l’accompagnatore, che l’organizzazione mette a disposizione alle squadre per i problemi logistici, si avvicina e mi sussurra all’orecchio,in un misto italian-ispanico, le seguenti parole: “ Senor Entrenador el nino con la camiseta numero siete è mas fuerte!fare attencion” In quel momento la mia risposta assomigliò al vostro diffidente: “SI-SI…” La partita fu tutto un gridare: “attenti al sette, non far girare il sette, prendi il sette…accidenti al sette…” in poche parole il NINO con la camiseta numero siete ci ASFALTO’ con due gol e perdemmo quattro a tre che per ironia DELLA SORTE FA SETTE! Dopo anni ricordo ancora così bene quella partita soprattutto le azione del caschetto biondo con la camiseta numero sette. Anche perché finito il torneo mi feci mandare da CANAL-PLUS, che riprendeva e trasmetteva in diretta tutte le gare, una video-cassetta dove sono impresse le immagini del “mio” 4-3.
Il NINO già a dodici anni era il più forte, già a dodici anni aveva uno scatto da “RE”, gia a dodici anni aveva un fiuto del gol eccezionale e già a dodici anni mi faceva dire:
“Io un giorno per questo numero sette pronuncerò la fatidica frase-
IO QUESTO LO CONOSCO…