12 settembre 2011

LA GIORNATA NERO-AZZURRA

Settore Giovanile: in famiglia, all'Accademia
Giovedì, 08 Settembre 2011 21:09:28

MILANO - Un ritrovo in famiglia, prima dell'inizio dei rispettivi campionati. Sui campi dell'Accademia Internazionale Calcio, in via Cilea 51, si è svolta la "giornata nerazzurra". L'Inter e l'Accademia Inter, due realtà più che vicine, si sono ritrovate per disputare 8 amichevoli (una per categoria).

L'Accademia Inter, campione d'Italia in carica della categoria Giovanissimi Regionali del Puro Settore Giovanile Scolastico con Benoit Cauet (e che vanta nella propria bacheca titoli come quello di Campioni Allievi Regionali ottenuto due stagioni passate), è una delle sei realtà legate a doppio filo con l'Inter. Grazie al lavoro di esperti come Giuliano Rusca, l'Inter garantisce la qualità del lavoro all'interno di queste strutture.

"Nei centri di formazione si svolge un lavoro a marchio interista, in modo decentrato, su ragazzi di talento e prospettiva, che vengono continuamente monitorati e tenuti sotto l'attento occhio degli osservatori, per capire come meglio crescere le varie individualità", spiega Rusca, uno dei più stimati maestri di calcio del panorama europeo.

I Centri di Formazione Inter sono infatti delle realtà che servono al Settore Giovanile nerazzurro per allargare la base di giocatori a disposizione; realtà certificate e garantite dai tecnici, dalle strutture e dall'esperienza consolidata sui campi del Centro Sportivo "Giacinto Facchetti". Sono infatti continui i corsi di aggiornamento e le riunioni tecniche che F.C. Internazionale tiene con i propri Centri di Formazione, come i contatti tra le differenti società durante l'intera stagione, per scambiarsi informazioni e professionalità.

Le altre realtà certificate da F.C. Internazionale sono: F.C. Enotria 1908 a Milano, Suno F.C., Sarnico, San Giuseppe Piacenza e l'Accademia Como. Strutture ideali per introdurre i giovani al calcio e nella famiglia interista, dove hanno sede anche le Scuole Calcio, invernali ed estive.

(Guarda le foto in esclusive per inter.it)

In un clima di tutta serenità, tra gli applausi, all'Accademia di via Cilea si è giocato fino alle 21. Per la cronaca, questi i risultati dell'interna giornata

Campo 1: Accademia 1998-Inter 1998 (partita a 11); 0-9, marcatori per l'Inter: Piscopo (3); Opuku (2); Braidich (2); Donnarumma; Riolo
Campo 2: Accademia "A" 2000-Inter 2001 (partita a 9): 1-2, marcatori: per l'Inter: Troiano, Confalonieri; per l'Accademia: Spinoglio.
Campo 1: Accademia 1996-Inter 1996 (partita a 11): 1-2, marcatori: per l'Inter: Baldini (2).
Campo 2: Accademia "B" 2000-Inter 2001 (partita a 9): 3-6: Marcatori per l'Inter: Opoku (3); Sorrentino, Valente, Cacciatori. Accademia: Colombini (2), Fontana.
Campo 7: Accademia "B" 2001-Inter 2002 (partita a 7): 2-11: Marcatori per l'Inter: Squizzato (4); Mangiarotti (4); Longo (2); Tordini.
Campo 7: Accademia "A" 2001-Inter 2002 (partita a 7): 2-3: Marcatori: Moretti L.; Noviello; Prandini.
Campo 1: Accademia 1999-Inter 2000 (partita a 11): 1-1: Marcatori per l'Inter Tchetchouwa; per l'accademia De Maria.
Campo 7: Accademia 2002-Inter 2003 (partita a 7): 3-1: Marcatori: per l'Inter Pagani, per l'Accademia Renault C. Renault G. Berno.

20 luglio 2011

LUCA CALDIROLA PRODOTTO DEL VIVAIO DELL'INTER



Caldirola: "L'Inter, un sogno da vivere"
Mercoledì, 20 Luglio 2011 18:59:30 permalink
ROVERETO - Queste le dichiarazioni che Luca Caldirola ha rilasciato a Inter Channel a margine della gara amichevole contro la Cremonese: "Malgrado il caldo e le gambe pesanti, stiamo crescendo. Gasperini è un tecnico che parla, spiega molto e che insegna a noi giovani. I grandi della squadra mi stanno aiutando molto, soprattutto mi spiegano gli errori che commetto e gli insegnamenti sono anche meglio dei consigli. Giocare nell'Inter era il mio sogno e tutto quello che sto vivendo è molto bello".



08 luglio 2011

IL SIGNOR GIACINTO FACCHETTI

"te me paret el Facchetti"
Te ve su e giò come lu
te se dester come lu
te ghe la riga come lu
te segnet come lu...
te paret el Facchetti...
ma ghe nera minga come lu
fort come lu
generus come lu
signur come lu
vuria ves come el FACCHETTI


05 aprile 2011

CONVEGNO A DONECTK

Ucraina: l'Inter un esempio europeo Martedì, 05 Aprile 2011 14:51:23 permalink MILANO - Durante il fine settimana F.C. Internazionale ha partecipato, nelle persone di Stefano Bellinzaghi, tecnico dei Giovanissimi Regionali B e Giuliano Rusca, Responsabile Tecnico delle attività di base del Settore Giovanile nerazzurro, ad un convegno Internazionale sul calcio giovanile, che si è tenuto in Ucraina e organizzato dallo Shakhtar. Oltre all'Inter, al convegno hanno partecipato con relatori rappresentanti, lo Shakhtar, il Barcellona e l'Ajax. Il club ucraino, fondato nel 1936, festeggia quest'anno i suoi 75 anni e il convegno fa parte delle diverse attività celebrative.Aperto a tutte le società sportive che ne facessero richiesta richiesta di partecipazione, il convegno è stato un momento di confronto durante il quale i relatori hanno esposto le proprie metodologie di allenamento. Due giorni di intenso lavoro, con lezioni teoriche ed esercizi pratici sostenuti dai ragazzi del settore giovanile dello Shakhtar, sotto la guida degli allenatori invitati. "Partecipare a questo convegno da relatore, è stato per me, come per l'Inter, un momento di orgoglio" commenta Stefano Bellinzaghi, al rientro in Italia. "Il convegno è stato organizzato in maniera impeccabile e il livello di preparazione degli addetti ai lavori, era sicuramente alto. Tralasciando le esperienze tecnico tattiche, siamo tornati a Milano, con la consapevolezza che stiamo facendo bene, anche in confronto ai migliori club europei. Lo stesso Shakhtar, nel contesto giovanile si sta muovendo bene e gli atleti a disposizione erano dotati di grande ricettività, un fattore che ha contribuito alla buona riuscita dell'evento".L'intervento teorico è stato presentato da Giuliano Rusca, che in accordo con i vertici della società nerazzurra, e nel particolare con Roberto Samaden, ha raccontato quello che è il lavoro quotidiano svolto dagli allenatori interisti: "Abbiamo innanzi tutto presentato l'organigramma e la struttura, anche con riferimento alle società affiliate e i centri di formazione. Abbiamo esposto la nostra missione e il fine di tutto il nostro lavoro. Quindi abbiamo iniziato a parlare più nel dettaglio di quella che è la selezione, la formazione e la valorizzazione dei nostri atleti, suddivisi ovviamente per fasce di età, presentando anche dei video. Bellinzaghi ha poi riportato su campo alcune metodologie sulle quali abbiamo voluto concentrarci. Ci siamo soffermati su come l'Inter concepisce il concetto di squadra partendo dal singolo giocatore e quindi dallo sviluppo della tecnica personale per passare alla tattica di squadra. Cosa più importante - conclude Rusca - è stato capire che proponiamo un lavoro di ottimo livello, un esempio per tutte le oltre duecento società partecipanti, e abbiamo 'imparato' che, per migliorarci, dobbiamo concentrarci sull'intensità con cui svolgere i nostri esercizi. Questo è sicuramente molto importante e cominceremo da subito a lavorare in quest'ottica". Un'ottima vetrina e un contesto stimolante, che ha visto partecipare, tra le altre, molte società russe dal CSKA allo Zenit, al Locomotiv, Spartak, molti club armeni, ucraini, la Federazione Bulgara, squadre austriache e del nord Europa.

19 febbraio 2011

COMUNICARE

Ciò che conta non è ciò che diciamo, ma ciò che il nostro interlocutore capisce
Questa affermazione sembra ovvia. Eppure molto spesso si rischia di concentrare l’attenzione sul messaggio che noi emettiamo e sulla sua coerenza rispetto alle nostre intenzioni – e dimenticare che il messaggio non esiste finché non viene ricevuto.
Nessun messaggio viene ricevuto passivamente. Molti vengono semplicemente ignorati. Quelli che arrivano subiscono un’immediata e profonda trasformazione.
Questa trasformazione avviene in due fasi (che in realtà sono fuse in un’unica, istantanea sintesi percettiva, ma che ci è utile distinguere per capirle).
La prima è la percezione, cioè il modo in cui il ricevente assimila e “fa suo” il messaggio. La ricerca (come l’esperienza quotidiana in tutti i rapporti umani) ci dimostra continuamente come ogni persona tolga, aggiunga e trasformi, per cui ciò che “capisce” può essere qualcosa di completamente diverso da ciò che credevamo di aver detto.
La seconda è il formarsi di un’opinione o di un atteggiamento, che è determinato dal sistema di conoscenze, convinzioni e valori (ma anche dubbi e pregiudizi) già esistenti nella mente del nostro interlocutore. Il quadro è ulteriormente complicato dalla presenza di altri messaggi (principalmente, ma non solo, quelli dei nostri concorrenti) che modificano il contesto e quindi il modo in cui i nostri messaggi sono ricevuti.