23 luglio 2007

STORIA DI UN PICCOLO CALCIATORE 4

...infatti quando mi alzai dalla sedia a rotelle le mie gambe, dopo due mesi di completa inattività, non riuscivano più a sostenere il peso del mio corpo e così per camminare dovetti usare un'altro strumento di ferro o meglio due: le stampelle.
Forse erano meglio della sedia a rotelle perchè almeno potevo stare in piedi ma dolorosissime per le bracia e per le mani...nonostante tutto, questo strazio passò in fretta; il mese con le stampelle volò via senza che io me ne accorgessi così un giorno, forte della fisioterapia fatta a casa con l’aiuto di mio padre, cominciai, proprio come un bambino, a fare i primi passi e dopo un altro mesetto di "zoppicate" cominciai finalmente a camminare normalmente....finalmente potevo camminare, vedere il mondo dalla un’altra prospettiva senza bisogno di nessun attrezzo che mi aiutasse, ma non mi sentivo completamente sollevato dato che non riuscivo ancora a correre e tanto meno a giocare a calcio.
I miei piedi era come se pesassero il doppio del normale e io non riuscivo ad alzarli da terra contemporaneamente, come se delle catene invisibili li imprigionassero. Così capii che il mio supplizio non era ancora finito. Guardando gli altri giocare a calcio in me la passione per questo sport aumentava! Non riuscivo a farne a meno così cominciai a giocarci anche se non riuscivo a correre anche se non riuscivo a calciare, io volevo giocare, solo giocare a quel maledetto/benedetto sport. Da allora cominciai ad esercitarmi senza tregua...