31 ottobre 2009

PREPARIAMO LA SQUADRA

Nella preparazione delle squadre giovanili di calcio il principio conduttore e la necessità di riunire negli esercizi il divertimento allo sviluppo tecnico-tattico.Addolcire l'allenamento mettendo in forma di gioco ogni parte della seduta è tanto più efficace quanto minore è l'età del ragazzo all'interno di una fascia compresa tra i dieci e i sedici anni.Nei primi due anni di questo periodo si deve porre l'obiettivo di insegnare ai giovani a disporsi e muoversi con logica sul campo di gioco.Superati questi due primi anni si entra in una fase critica dello sviluppo fisico compresa tra i tredici e quattordici anni. Questo periodo corrisponde in parte alla pubertà durante la quale molti fattori agiscono sulla stabilità emotiva del giovane per cui si rende quasi obbligatorio il raggiungimento della più assoluta serenità nell'allenamento.Il gioco deve diventare parte fondamentale del metodo di insegnamento per allentare le tensioni che possono formarsi nel gruppo familiare, nella scuola, tra gli amici e in altre formazioni sociali.Lo svago si configura strumento di distensione che tuttavia non deve essere separato dall'affinamento di particolari qualità, siano queste atletiche e tattiche.

26 ottobre 2009

SONO NATI I CENTRI DI FORMAZIONE F.C.INTERNAZIONALE

MILANO - I numeri dicono che, a oggi, il 30% dei calciatori tesserati per il Settore Giovanile di F.C. Internazionale proviene dalle società affiliate. Sempre i numeri raccontano che, dal 1996 a oggi, più di 300mila bambini sono stati ospiti al "Meazza" in occasione delle partite ufficiali, che sono stati distribuiti 75mila kit Nike, che le scuole calcio estive hanno registrato 16mila iscritti, che 8mila tecnici delle società affiliate hanno partecipato ai corsi di aggiornamento, più di 5mila e 500 allenatori del Settore Giovanile nerazzurro hanno visitato le società affiliate mentre in più di 4mila hanno potuto assistere alle sedute di lavoro al centro sportivo "Giacinto Facchetti", più di 1600 bambini sono stati seguiti dallo staff medico del Settore Giovanile nerazzurro e più di 800 amichevoli sono state organizzate con le società affiliate.
"Sono risultati straordinari - commenta Ernesto Paolillo, amministratore delegato e dg dell'Inter -, ma il Settore Giovanile, per un grande club come il nostro, è come un fondo patrimoniale, quindi ogni giorno bisogna lavorare per migliorarlo". Un passaggio fondamentale, in tal senso, è la nascita dei primi sei Centri di Formazione Inter (cdf), alba di un progetto nazionale che va oltre i rapporti di affiliazione e propone, in Italia, una novità assoluta: riproporre, in tutto e per tutto, il modello nerazzurro di filosofia e di lavoro per uniformarlo attraverso società di comprovata ed elevata qualità strutturale tecnico organizzativa in riferimento alle categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti, quindi dai 6 ai 13 anni.
Sono già attivi due centri a Milano (Cs Accademia Internazionale ed Fc Enotria), due in Lombardia (Asd Sarnico in provincia di Bergamo e Accademia Calcio Como), una in Emilia Romagna (Fcd S.Giuseppe Calcio di Piacenza) e una in Piemonte (Suno Fcd in provincia di Novara). Sei vere e proprie 'succursali' del centro sportivo "Giacinto Facchetti" di Milano dove ogni direttore tecnico di ogni singolo centro di formazione, tutti scelti dal Settore Giovanile dell'Inter, ha il compito di coordinare tutte le attività uniformandole a quelle di F.C. Internazionale.
"Sono molto contento che la mia società abbia avviato questo progetto - ha sottolineato Josè Mourinho, intervenuto alla presentazione organizzata da Roberto Samaden, responsabile tecnico del Settore Giovanile -. Lo considero, a tutti i livelli, un progetto sociale e non solo calcistico perché, per la fascia d'età alla quale si rivolge, lo sport è importante nella formazione del ragazzo più che dell'atleta, dell'uomo che sarà più che del calciatore che sarà. Mi piacerebbe tanto poter raccogliere, in prima squadra, il frutto di questo lavoro, ma non so se sarà possibile perché, chi lavora con i giovani, sa che i tempi del raccolto sono lunghi, ma l'atto della semina è decisivo, importantissimo, fondamentale. Avere una squadra, in futuro, con una forte presenza del 'made in Inter', questa è la bellezza del progetto che, nella globalità dei nostri tempi, va oltre il luogo di nascita del ragazzo o il suo passaporto, ma ha radici, culturali-sportive, nel club di appartenenza".
Roberto Samaden (responsabile tecnico del Settore Giovanile F.C. Internazionale), Giuliano Rusca (responsabile attività di base del Settore Giovanile F.C. Internazionale), Stefano Bellinzaghi (dt) e Simone Terraneo (responsabile attività di base) all'Accademia Internazionale di Milano, Gianni Vivabene (dt) e Roberto Ricella (responsabile attività di base) all'Enotria di Milano, Bruno Casiraghi (dt) e Giovanni Valenti (responsabile attività di base) all'Asd Sarnico, Michele Ravera (dt) e Nazzareno Tosetti (responsabile attività di base) all'Accademia Calcio Como, Federico Marzolini (dt) e Davide Puglia al Fcd San Giuseppe di Piacenza, Paolo Migliavacca (dt) e Mattia Rolfo (responsabile attività di base) a Suno in provincia di Novara. Questa, per il momento, è la grande squadre dei Centri di Formazione Inter. "Per il momento - come sottolinea Samaden - perché, come in tutti i nostri progetti, sappiamo sempre da dove partiamo e mai dove arriviamo, perché la competenza, l'entusiasmo e la passione ci portano sempre oltre gli stessi obiettivi prefissati".