18 luglio 2006

come costruire una seduta di allenamento nel settore giovanile calcistico

Esaminiamo innanzi tutto le fasi che compongono una seduta di allenamento:
  1. Gioco libero o gioco iniziale
  2. Situazioni e giochi con tema tecnico
  3. Lavoro analitico con tema tecnico
  4. Partite a tema
  5. Gioco libero

Questo schema rappresenta semplicemente una traccia di lavoro che può e deve essere necessariamente modificabile ed adattabile a seconda degli allievi che abbiamo di fronte e delle proposte che intendiamo realizzare.

Nella stesura della seduta alcuni suggerimenti possono essere dati provocando un sensibile miglioramento didattico. Elenchiamoli:

  • definire un tema e comunicarlo agli allievi
  • osservare come i ragazzi lo elaborano ed intervenire con correttivi
  • inserire le giuste pause e richiedere ordine e attenzione in campo
  • proporre lavori divertenti e con il giusto grado di difficoltà
  • evitare le file lunghe, favorire proposte in cui tutti hanno un ruolo attivo

Affrontiamo ora una ad una le varie fasi della seduta di allenamento.

1. Il gioco libero

per gioco libero si intende il gioco che non prevede indicazioni. Gli allievi vengono divisi in squadre che si affrontano senza particolari tatticismi o costrizioni, rispettando ovviamente il regolamento ed impegnandosi attivamente. Il gioco libero ha il pregio di stimolare il piacere di allenarsi. Si potrebbe anche dire che partiamo dal gioco perchè siamo convinti che il gioco insegna a giocare. Il gioco libero deve essere veramente libero cioè privo di prescrizioni: in questa fase non bisogna intervenire perchè altrimenti si rischia di condizionere le scelte dei giocatori, mentre quello che vogliamo è proprio il contrario, e cioè favorire l'iniziativa personale.

2. Situazioni e giochi

la situazione è un mezzo per sviluppare il pensiero tattico individuale (tutto quello che devo o non devo fare in una determinata situazione di gioco) e il pensiero tattico collettivo. Si tratta quindi di momenti particolari di gara con la presenza di almeno un avversario. La situazione prevede sempre un'alternanza tra attacco e difesa e per questo serve a:

  • verificare la capacità di adattamento del giocatore
  • affinare la capacità di comunicazione all'interno del gruppo
  • osservare come il ragazzo utlizza le abilità tecniche
  • verificare il livello di efficacia delle iniziative individuali e collettive

3.Il lavoro analitico con tema tecnico

il lavoro tecnico ha lo scopo di migliorare il rapporto che l'allievo ha con l'attrezzo palla. Si tratta di perfezionare il rapporto corpo palla fornendo dei rinforzi per arrivare ad una padronanza della tecnica di base che ci consenta di affrontare le situazioni di gioco nel migliore dei modi. I tempi di lavoro in questa fase non devono superare i 20 minuti, facendo molta attenzione a variare continuamente le proposte e ad alternare lavori più facili ad altri in cui l'allievo incontra maggiori difficoltà.

4. Le partite a tema

per partite a tema si intendono quelle partite in cui l'allenatore condiziona il gioco con l'avvenuta realizzazione di un tema. E' un modo per svolgere in forma tattica collettiva quello che prima è stato affrontato nella situazione in cui veniva sollecitato lo sviluppo della tattica individuale. La partita a tema, utile per migliorare gli aspetti comunicativo relazionali del gioco di squadra, serve per una verifica degli apprendimenti prodotti dalle attività realizzate nelle fasi di lavoro precedenti.

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