16 gennaio 2007

RACCOMANDAZIONI AI GENITORI

NON SEI TU L'ALLENATORE!

Il comportamento del genitore nei confronti del proprio figlio, che pratica il gioco sport calcio, è di notevole importanza per l'entusiasmo che quest'ultimo riverserà nello svolgere l'attività stessa e per i risultati tecnico-educativi che il bimbo potrà ottenere in futuro. Per questo motivo possiamo ben dire che non è consigliabile una sua intromissione di natura tecnica. Il genitore dovrà infatti rendersi conto che suo figlio ha un bisogno naturale di divertirsi e questo non deve entrare in rotta di collisione con le sue ambizioni. Non è raro che chi un tempo è stato un campione mancato tenda ad opprimere il bambino con aspettative fuori misura, creando così i presupposti di un precoce abbandono dell'attività ludico sportiva. Altrettanto deleterio può essere un atteggiamento critico e rigido in seguito a qualche risultato scadente che inevitabilmente può capitare, perchè sentirsi sempre sotto esame oppure, pegio ancora, il venire estromesso, no giova alla serenità di un piccolo "atleta". Un altro consiglio da dare ai genitori di un giovane calciatore è quello di evitare nel modo più assoluto di fare confronti con altri compagni o avversari. Ogni bambino ha le proprie fasi di maturazione, con tempi molto diversi da soggetto a soggetto, necessarie per passare da uno stadio al successivo. Sarebbe un errore giudicare il bambino per il confronto con gli altri e non in base al suo personale grado di miglioramento. Il genitore, in definitiva, deve partecipare, nel senso di dimostrare interesse per il figlio che pratica 'attività sportiva, senza comunque intervenire in modo invasivo sull'attività stessa e sulle relazioni che il bambino istaura con il proprio allenatore e con i propri compagni.

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