15 luglio 2007

I FONDAMENTALI TECNICI 3

CALCIARE LA PALLA:
L’abilità specifica del calciare la palla è un atto che tutti bambini conoscono e apprendono alle loro prime esperienze con questo gioco sport; ma certamente non in maniera del tutto corretta. Naturalmente i bambini calciano contro il pallone e sarà dunque compito dell’alleducatore creare situazioni di apprendimento tali da portare l’allievo a calciare con il pallone o ancora meglio attraverso il pallone. L’alleducatore dovrà intervenire con rapidi consigli e, se è necessario, anche con appropriate dimostrazioni, lasciando che il bambino riesca a cogliere eventuali errori nella propria esecuzione.
I modi più comuni dell’atto del calciare e che costituiscono la base programmatica di insegnamento sono quattro:
1. Interno piede;
2. Interno collo piede;
3. Esterno collo piede;
4. Pieno collo piede.

Solo successivamente, in considerazione della vasta gamma di situazioni che si presentano continuamente in partita, può essere opportuno porre l’attenzione ed allo studio dei giovani, con l’obiettivo di arricchire il loro bagaglio tecnico, altri 4 madi di calciare la palla:
5. di tacco;
6. di pinta;
7. di controbalzo;
8. al volo.

Infine è importante ricordare che bisogna distinguere fra le situazioni statiche e quelle dinamiche. Per una completa e dettagliata analisi dell’atto del calciare la palla bisogna considerare la superficie d’urto con la quale viene colpita la palla, sia le traiettorie prodotte. Le traiettorie che la palla subisce nel corso del gioco sono varie e subiscono effetti a volte impensabili. I modi di chiamare queste traiettorie sono molteplici vediamone alcune:
· palla radente
· palla tesa: radente il terreno o comunque, a pochi centimetri dal terreno;
· palla a mezza altezza: considerata dall’altezza del ginocchio a quella del torace;
· palla alta: dalla testa ad altezza superiore.

Molto importante, da tener presente nell’insegnamento è lo studio degli effetti e delle direzioni del pallone dovuti al punto in cui viene colpito. Si noterà che se la palla non è colpita al centro riceve una rotazione e conseguente effetto. Proiettando ortogonalmente il pallone su un piano si evidenzia all’incirca questo schema:

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