14 dicembre 2007

FELICI DI GIOCARE

Felici di giocare

Ogni scuola calcio si deve preoccupare di far felici i bambini: felici di giocare, di apprendere, di stare assieme. Per ottenere questo è indispensabile un programma didattico, che attraverso sequenze di giochi ben definiti e pianificati cercherà di raggiungere gli obiettivi sopra menzionati. Ma prima di questo, siamo convinti che l’istruttore deve sempre ricordarsi di non essere soltanto una persona che dirige, che controlla o che fa fare. Per dare ai bambini gioia, meraviglia e desiderio di scoprire il “mister dei piccoli” deve giocare con loro, muoversi e confrontarsi ogni volta possibile.

il mio mister
gioca con me
L’atteggiamento non può essere solo direttivo: nel processo insegnamento-apprendimento, occorre creare un rapporto spontaneo di fiducia e di affetto. Senza dimenticarsi che in alcuni frangenti bisogna intervenire con fermezza. Così si favorisce la spontaneità e la scoperta creando un clima di sicurezza e autonomia che risponde ai bisogni dei bambini.
Siamo altrettanto certi che i bambini assorbano le abitudini e gli atteggiamenti di chi è loro vicino. I piccoli imparano così, provando e sbagliando, più attraverso il piacere che la fatica; più grazie all’esperienza che ai suggerimenti e alle spiegazioni. Quindi, meno ordini, molto gioco e qualche consiglio ad hoc.
I bambini infatti apprendono tramite l’affetto, la pazienza, la comprensione, il senso di appartenenza. Giorno dopo giorno conoscono un po’ di quello che noi sappiamo e un po’ di quello che noi pensiamo e comprendiamo. E allora, tutti al lav…, scusate, a giocare!



Che bello il pallone
I tecnici qualificati aiuteranno i bambini a raggiungere determinati obiettivi educativi, psicomotori e tecnici, prefissati per le rispettive fasce d’età (5-6-7anni). Nello sport come nella vita, dal punto di vista educativo, è importante imparare a rispettare le regole, ad aiutare gli altri, ad avere cura di sé stessi in totale autonomia, utilizzando correttamente materiali e strutture non solo sportive. Un requisito fondamentale per affrontare qualsiasi disciplina sportiva, è possedere una corretta motricità. Per questo motivo, in maniera ludica e divertente, è necessario proporre ai Piccoli Amici esercitazioni che mireranno all’incremento delle capacità coordinative generali e specifiche; tutto ciò sarà utile per il miglioramento della coordinazione dinamica generale, base del movimento umano. In particolare, inoltre, ogni sport è caratterizzato da una tecnica specifica. Il primo confronto che il bambino si trova a dover fronteggiare è quello con il pallone. Dunque verranno sviluppate tematiche che metteranno i mini-calciatori bambini in condizione di prendere confidenza con la palla e permetteranno loro di affinare qualità tecniche come il controllo, il passaggio e la ricezione della in vari modi, ma soprattutto il calciare per… fare gol!

I nuovi amici
Il secondo confronto che si trova di fronte un bambino che si avvicina al gioco sport calcio è quello con i compagni di squadra e con gli avversari. Per mezzo di vere partite anche contro altre squadre di pari età, i bambini avranno la possibilità di misurarsi e relazionarsi tra loro, imparando che nel calcio non si vince e non si perde da soli. L’insieme di questi stimoli non farà altro che accrescere nei bambini la passione per questo sport meraviglioso. Sempre avendo ben presente la finalità di favorire lo sviluppo armonico di tutti gli aspetti della personalità del bambino, di seguirlo e guidarlo nel suo percorso formativo di futuro sportivo e/o di futuro cittadino, supportato da un fisico sano e forte, con giusti valori sportivi e civili.

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