19 dicembre 2007

RUBRICA: ALLENATORI NEL PALLONE 12

I SE degli allenatori di calcio:

-SE non la smetti di dribblare ti schiaffo fuori (allenatore/cat.pulcini)

-SE non la pianti di far casino ti tiro fuori (allenatore/cat.pulcini)

-SE non la giochi di più ti sbatto fuori (allenatore/cat.esordienti)

-SE non la finisci ti mando via (allenatore/cat.esordienti)

-SE quando dico le cose Voi non le fate velocemente e bene io m'incazzo
(allenatore/cat.giovanissimi)

-SE non ti va bene vieni fuori (allenatore/cat.giovanissimi) (piccolo particolare il giocatore se ne
è andato negli spogliatoi)

-SE butti via un altro pallone così ti fulmino (allenatore/cat.giovanissimi)

-SE mi capiti tra le mani sti spacco in due (allenatore/cat.allievi)

-SE stai li ti si congelano i maroni e noi non prendiamo più palloni (allenatore/cat.allievi)

-SE non mi tenete l'ammazzo (allenatore/cat.allievi).(Ad un proprio giocatore che aveva
sbagliato, a suo dire, un gol "facile")

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono parole che non dovrebbero esistere nel vocabolario di un istruttore... in effetti e' facile incappare in questo genere di errori.

Hai segnalato cosa non si dovrebbe dire. Vorrei che riscrivessi alcune frasi, facendo degli esempi positivi.
In caso di errore di un tuo giocatore durante una partita, qual e' la tua reazione:
1-non dici nulla, perche' non c'e' tempo. Magari ne riparli con lui a fine primo tempo o a fine gara o a gioco fermo.
2-gli suggerisci cosa avrebbe potuto fare: "Prova a calciare con l'esterno..."
3-lo prendi in giro.

C'e' da dire che in caso di un errore di un giocatore scattano dei meccanismi "pericolosi" se non si sanno gestire:
-i compagni si arrabbiano
-il pubblico e i genitori si arrabbiano
-il ragazzo perde fiducia.

Difficile fare correzioni durante una gara, piu' facile in allenamento.

Ciao,
Luca

Giuliano ha detto...

Luca ti rispondo con queste parole:
"Due sono i capisaldi dell'allenatore-istruttore-educatore:
1-un allenatore sa che i complimenti, le lodi e i riconoscimenti positivi riempiono i serbatoi emotivi dei giocatori;
2-un allenatore-istruttore-educatore incentiva i propri giocatori a mantenere un impegno reciproco nell'incoraggiarsi a vicenda, dentro e fuori dal campo"
Può bastare questa risposta? Ciao Luca a presto

Anonimo ha detto...

Greazie Giuliano per la risposta.

Vorrei capire meglio il punto (2). A volte ci sono delle "inerzie" interne alla squadra che spingono in direzione opposta a questa idea: alcuni giocatori sembrano non volersi impegnare, altri pensano di essere i migliori invece sono come gli altri (se non piu' scarsi), altri ancora danno la colpa a compagni o all'arbitro o all'allenatore (che non fa eseguire degli schemi alla squadra) dei loro errori, altri ancora non accettano la sconfitta (o una pesante sconfitta)...

Sto leggendo il libro "NELLA VALIGIA DELL'ALLENATORE":
http://www.libreriadellosport.it/articles/54912.html
e' interessante e ci sono diversi paragrafi che parlano di questi aspetti.
Difficile poi mettere in pratica e realizzare gli utili consigli :)

Anonimo ha detto...

Ci sono situazioni e persone assurde in questo nostro mondo: dalle categorie più piccole alle prime squadre il tasso di incompetenza, di presunzione e di ignoranza è elevatissimo. Sta a quelli come noi, che sono arsi dalla pura passione per questo sport cercare di difenderlo e cercare di dare segnali positivi.
Buon Natale e Buone Feste Mister

Giuliano ha detto...

Io penso che mantenere un clima positivo nel gruppo sia il primo compito dell'istruttore-educatore. Lui deve pensare ad aiutare a trovare le giuste risposte e non a giudicare le scelte dei propri giocatori in campo_Utilizzando parole e atteggiamnti positivi e formativi_
COME? Ognuno deve trovare le proprie risposte!L'importante e', come sempre, farsi le giuste domande.

Anonimo ha detto...

Essere o non Essere? potrebbe essere una buona domanda?

Anonimo ha detto...

ooo

Giuliano ha detto...

"La ricerca ha dimostrato che un allenamento positivo può accrescere l'autostima di un atleta, il che si traduce in maggiorpiacere di gioco e aumentale probabilità che un bambino continui nella pratica sportiva. Creare un ambiente di gioco positivo dovrebbe essre l'obiettivo di ogni alleducatore impegnato in squadre di calcio"