06 ottobre 2006

IL MIO QUADRO PREFERITO


DINAMISMO DI UN GIOCATORE DI CALCIO
Il quadro di U.BOCCIONI si trova al
MUSEUM OF MODERN ART DI NEW YORK

I BAMBINI CHE GIOCANO A PALLONE


Hai mai visto visto dei bambini giocare a pallone?

Sembrano delle farfalle che volano incrociando le ali in un danzare poetico, dove la loro anima esprime tutta la naturalezza del loro essere

Assorbono e colgono un prezioso nutrimento ad ogni movimento

E' il vento che li sostiene e li porta con sè entro il dolce rumore della vita

La loro creatività nel vivere quel momento è meravigliosa ed unica

Ma l'unico grande regalo che possiamo far loro è vederli per quello che sono e non per quello che vorremmo che fossero o che diventassero.

03 ottobre 2006

RUBRICA: ALLENATORI NEL PALLONE 1

In questa rubrica vorrei riportare le frasi, ripetute realmente da istruttori o da allenatori di calcio, in partita o in allenamento che mi sono sembrate diciamo più significative. Queste frasi ci devono far riflettere su come a volte, senza volerlo, siamo ridicoli e a volte anche penosi nello svolgere la nostra funzione di formatori ed educatori. Le avventure in panchina non hanno limiti: c'è chi urla chi lascia la panchina durante la partita per andare negli spogliatoi lasciando la squadra al suo destino. L'effetto comico è irresistibile: il livello linguistico degli allenatori spazia dall'ironico al letterario, al grottesco, delineando così una gamma di tipologie umane all'interno delle quali tutti ci riconosceremo almeno una volta. Sebbene bizzarre ed esilaranti, tutte le frasi raccolte in questa rubrica sono rigorosamente autentiche e originali. Invito i lettori a lasciare commenti o altre frasi originali sentite su un campo da calcio. Ed ora iniziamo:
  1. "Cacchione vieni avanti" urlava l'allenatore per far andare in attacco il proprio giocatore di 6 anni (categoria piccoli amici). Sensibilone, l'allenatore naturalmente
  2. "Gioca con la testa alta, non bassa ma alta, alta, alta ho detto..." allenatore a un bambino di 6 anni (categoria piccoli amici). Distinto, allenatore di classe
  3. "Dai che non sono nessuno..." urlava l'allenatore alla propria squadra categoria piccoli amici.Il primo ad avere paura è lui
  4. "Bambini facciamo cose semplici..." allenatore alla propria squadra di piccoli amici (6/7 anni) Non si capisce cosa volesse.
  5. "Quella roba è tua..." allenatore ad un bambino di 6 anni.Si sospetta che si riferisse alla palla
  6. "Ma cosa fai dormi? Dai svegliati..." urlava l'allenatore ad un bambino di 9 anni (cat. pulcini).Allenatore "sveglia"
  7. "Abbassati...alzati...allargati...stringi..."raccomandazioni ripetute più volte in una partita di pulcini(8/10 anni) dall'allenatore in panchina. Allenatore incontentabile
  8. "Hai fatto un tiro da zero a zero" allenatore ad un suo giocatore di 9 anni(pulcino).Povero bambino tirerà ancora?
  9. "Non c'è più centro campo, non c'è più centro campo" allenatore alla propria squadra di pulcini(8/10 anni). Qualcuno deve sentirsi in colpa?
  10. "Non mettiamo le palle per metterle..." allenatore ai propri giocatori cat. pulcini. Allenatore ottimizzatore
  11. "Giocala con logica..." allenatore ad un proprio giocatore di 10 anni. Cosa volesse dire è a noi ignoto
  12. "Mettila, mettila...e dopo averla messa...ma dove la metti(la palla)..." allenatore ad un bambino di 10 anni. Poteva dirlo lui...
  13. "Giocala...giocala...giocala..." allenatore ad un bambino di 10 anni che sta dribblando, il bambino non l'ha gioca e fa gol! Stare zitto no?
  14. "Prendi l'uomo...prendi l'uomo..." allenatore ad un bambino di 10 anni che era distratto durante un calcio d'angolo. L'uomo il bambino forse non l'ho trovava in campo
  15. "...guai a te se superi il centrocampo..." allenatore ad un bambino di 10 anni.Offensivista di natura...

30 settembre 2006

LA TATTICA 2

La prestazione tattica di ogni giocatore e di conseguenza di ogni squadra dipende da questi fattori:
  1. . le conoscenze tattiche
  2. . le abilità tattiche
  3. . le capacità tattiche

Le conoscenze tattiche

Esse riguardano:

  • 1. la conoscenza delle regole di gioco e la loro utilizzazione per la risoluzione dei problemi tattici
  • 2. la conoscenza dei sistemi di gioco e delle loro varianti, la padronanza del proprio sistema di gioco e delle misure più efficaci nei confronti del sistema di gioco dell'avversario.

3. la conoscenza delle regole tattiche applicate al gioco

4. la conoscenza dei rapporti reciproci fra condizione fisica, tecnica, tattica e qualità volitive

5. le conscenze teoriche dei processi percettivi, dell'analisi della situazione di gioco e delle soluzioni mentali.


29 settembre 2006

IL MIO INSEGNANTE

Ho conosciuto un uomo
Un uomo energico, vitale, dagli occhi fulgidi e pieni di luce.
Ho conosciuto un uomo.
Era circondato da bambini.Parlava loro con voce forte,timbrica,decisa.
I bambini lo ascoltavano rapiti aspettando che il tono lasciasse trasparire un'inflessione diversa, di distensione.Sapevano che presto li avrebbe fatti ridere.Avevano capito il gioco e le sue regole.
Piaceva la tensione che lui sapeva creare, faceva vibrare il loro stomaco, come le giostre che salgono verso l'alto e poi, all'improvviso, si lasciano cadere nel vuoto.Sapevano che dopo la salita arrivava una discesa inarrestabile, ma sicura e certa.
Ho conosciuto un uomo.
Amava giocare con i bambini perchè anche lui era un bambino.Possedeva la spontaneità,l'istintività,la malizia bonaria dei cuccioli,ma aveva la determinazione del capobranco.
Ho conosciuto un uomo.
Sapeva infondere passione e su questo costruì il suo mestiere.
Un mestiere spesso bistrattato,ma a cui non avrebbe mai rinunciato.
Ho conosciuto un uomo.
Un uomo semplice.
Un uomo grande.
Il mio insegnante.

VERDERAME

28 settembre 2006

Pensiero della sera

Le migliori palestre di formazione dei nostri giovani sono da sempre il campetto, la piazzetta e l'oratorio più vicini a casa. Se questi posti non ci sono più è colpa degli adulti, che non possono discolparsi attraverso l'iscrizione alla miglior scuola calcio del paese e/o regalando la play station















io 15 chili fa

PARLIAMO DI TATTICA 1

Possiamo definire tattica l'insieme delle teorie che regolano la disposizione e le funzioni dei giocatori in campo e sui moduli di gioco delle squadre. Da una attenta analisi di una partita di calcio possiamo costatare che una squadra si trova di solito in due situazioni di gioco:
  • fase di possesso palla
  • fase di non possesso palla

Queste fasi sottostanno a dei principi che costituiscono le regole fondamentali secondo le quali i giocatori, sia individualmente che collettivamente devono svolgere la loro attività durante le due fasi.

Principi tattici in attacco:

  1. mantenimento del possesso della palla
  2. adattamento alle caratteristiche dell'azione difensiva avversaria
  3. improvvisazione e sorpresa
  4. smarcamento
  5. superiorità numerica
  6. creazione degli spazi

Principi tattici in difesa:

  1. difesa della porta
  2. equilibrio difensivo
  3. temporeggiamento
  4. raddoppio
  5. marcamento
  6. takle

26 settembre 2006

IL GOAL

Molti pensano che il calcio sia uno sport stupido e ripetitivo, io invece penso che il calcio non sia solo uno sport ma anche un'esperienza di vita, una speranza di vita. Ho vissuto in carozzina una breve parte della mia vita e ho sofferto il dolore dell'inattività, vedevo i miei amici correre e giocare a calcio e l'unica cosa che potevo fare era sognare di essere li in mezzo al campo con loro. Ho sognato, ho lottato e mi sono alzato finalmente da quell'attrezzo e adesso gioco a calcio! Adesso quando entro in campo l'emozione sale alle stelle perchè so che quello che sta per succedere non è un sogno, non è un imbroglio della mente è realtà è verità!Come faccio a non amare questo sport? Come faccio a fare a meno di questo sport? L'unica cosa che mi manca è essere così bravo da poter un giorno gridare a squarciagola: GOAL

Davide RUSCA

GOAL

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla, unita ebrezza, par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere,
l'altro, è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa, egli dice, anch'io son parte.

Umberto Saba

24 settembre 2006

Amo e Odio il calcio

Amo il calcio
amo giocarlo
amo discuterne
amo studiarlo ed insegnarlo
odio il calcio
odio l'affare del calcio
odio il pettegolezzo del calcio
odio il tifo da stadio
amo ed odio il calcio

21 settembre 2006

BRAVI RAGAZZI !!

Si sono dimenticati di noi!
Noi chi? Noi quelli del Settore Giovanile!
Noi quelli che per due cocomeri e un peperone tutti i fine settimana portano sui campi di calcio circa 600mila bambini dagli 8 ai 16 anni per farli divertire e farli crescere.
Noi quelli che ricevono impropreri dai genitori perchè sbagliamo le formazioni.
Noi quelli che vengono rimproverati dai famigliari perchè li trascurano.
Noi quelli che vengono sgridati dai "GRANDI" di:
  • non fare più la tecnica di base
  • pensare solo a vincere
  • formare dei mammoni
  • fare troppa tattica
  • e di, questa è stata l'ultima, non insegnare più a marcare ad uomo

Ma chi si è dimenticato di noi?Le persone e le istituzioni che sovraintendono e gestiscono questo sport, il nostro sport: IL GIOCO DEL CALCIO.

Ma si sono dimenticati di fare cosa? Semplice! Si sono dimenticati di ringraziarci e di dirci quanto siamo stati BRAVI nel formare dei giocatori e degli uomini che questa estate hanno vinto IL CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO!!

NON ci aspettavamo titoli a nove colonne

NON ci aspettavamo titoli nobiliari

NON ci aspettavamo medaglie

NON ci aspettavamo premi in denaro

CI ASPETTAVAMO SOLO UN BRAVI RAGAZZI!! Voi siete la nostra forza-Voi siete la Scuola Calcio che tutto il mondo ci invidia-Voi siete il nostro fiore all'occhiello-SIAMO orgogliosi di voi!!

SIGNORI CI ASPETTAVAMO SOLO UN BRAVI RAGAZZI!!!

p.s. : Posso vivere due mesi di un bel complimento (Mark Twain)

08 settembre 2006

LETTURA CONSIGLIATA


SIETE DAVVERO SPORTIVI?

Applaudite il buon gioco di entrambe le squadre. Non demolite nè istigate gli avversari. Non insultate i compagni che fanno un errore. Congratulatevi in egual misura con gli avversari e con i compagni.
DIVERTITEVI.

I GENITORI E IL CALCIO



Durante una partita di calcio, l'allenatore chiama da parte uno dei suoi giocatori, otto anni appena compiuti, e gli dice:"Davide ricordi cosa abbiamo detto dello spirito sportivo?" "si mister", risponde il bimbo. "Quindi sono sicuro che sai che quando l'rbitro fischia un fallo, non si deve discutere, lanciargli delle maledizioni, insultarlo o dargli del cornuto". Il bambino annuisce serio. "E quando ti faccio uscire, così che un altro bambino abbia la possibilità di giocare, non è corretto gridare al tuo allenatore -pezzo di idiota- vero Davide?. Il bambino annuisce di nuovo. "Bene Davide allora adesso va e spiega tutto questo a tuo padre."

07 settembre 2006

L'OBIETTIVO DELL'ALLENATORE DEL SETTORE GIOVANILE

Per far ottenere i migliori risultati ai propri allievi nel minor tempo possibile l'ALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE dovrebbe concentrare la propria azione su i seguenti punti:
  1. far acquisire ai propri allievi un perfetto e dinamico controllo del pallone
  2. far in modo che i propri allievi possano vincere a livello difensivo il confronto con l'avversario
  3. far in modo che i propri allievi sappiano superare l'avversario da soli o con l'aiuto dei compagni di squadra
  4. fare in modo che la propria squadra crei il maggior numero possibile di occasioni da rete

04 settembre 2006

A GIACINTO FACCHETTI

"te me paret el Facchetti
te ve su e giò come lu
te se dester come lu
te ghe la riga come lu
te segnet come lu
...te paret el Facchetti...
ma ghe nera minga come lu
fort come lu
generus come lu
signur come lu
vuria ves come el FACCHETTI"
g. rusca

02 settembre 2006

Da SPLENDORI E MISERIE DEL GIOCO DEL CALCIO di E.GALEANO

ROBERTO BAGGIO
...IL CALCIO DI ROBERTO BAGGIO POSSIEDE UN MISTERO:LE GAMBE PENSANO PER CONTO LORO, IL PIEDE SPARA DA SOLO, GLI OCCHI VEDONO I GOL PRIMA CHE QUESTI SI MATERIALIZZINO...

VACANZA AD AMSTERDAM


IO E MIO FIGLIO AL RIJKSMUSEUM...prima di andare allo stadio...

VACANZA AD AMSTERDAM


IO E MIA MOGLIE ALLA RICERCA DEL RIJKSMUSEUM...casualmente ci siamo ritrovati allo stadio...

22 agosto 2006

PROPOSTE PER LO SVILUPPO DELLA PERCEZIONE DELLO SPAZIO

  1. Passaggio a dieci. Materiale: palla n.4; Campo e giocatori: il numero dei giocatori,a seconda dell'età degli allievi e della forza del loro lancio ne consigliamo comunque non più di 8; misure del campo 24x12 mt. Scopo del gioco: si tratta di passare il pallone per dieci volte tra i giocatori della stessa squadra. Durata del gioco: quando i bambini hanno raggiunto un buon livello si possono proporre tempi da 5/6 minuti. Due regole importanti: a)rispetto dell'avversario, è proibito provocare contatti; b)rispetto dei limiti del terreno;
  2. Passaggio a dieci a zone. Il campo deve essere un quadrato diviso in quattro quadrati; il numero ideale di giocatori è 16 (4per zona, due di una squadra e due di un'altra). Regole: a)i giocatori di una stessa squadra devono farsi 10 passaggi consecutivi lanciando la palla da una zona all'altra; b)sono concessi i passaggi all'interno della propria zona, che però non sono conteggiati nel totale dei passaggi effettuati, ma hanno uno scopo tattico;
  3. Passaggio a dieci con un numero limitato di giocatori (3contro3 o 4contro4). Questo gioco permette l'applicazione delle diverse acquisizioni ottenute nel corso delle situazioni precedenti. Bisogna ricordare agli allievi la necessità di rispettare le distanze tra i giocatori e di non concentrare l'attenzione unicamente sulla palla.

NOTE:

  • Far prendere coscienza ai bambini del fatto che la disposizione naturele di un gruppo di quattro giocatori è il quadrato, e per un gruppo di tre giocatori il triangolo;
  • Tentare di far interiorizzare questa struttura e di farla rispettare durante il gioco, malgrado gli spostamenti necessari.